Proseguono le indagini della Guardia di Finanza per fare piena luce sulle irregolarità già emerse nella gestione del programma Copes di contrasto alla povertà ed esclusione sociale.
Le indagini, delle quali ha dato notizia la “Gazzetta di Basilicata”, avrebbero confermato che, ignnorando quanto previsto dal programma stesso, sarebbero stati assegnati i contributi anche a chi non ne aveva diritto.Per questo motivo oltre cento persone, tra amministratori e dirigenti comunali risulterebbero indagati. E oltre dieci milioni è il danno stimato dalla Corte dei Conti.
Dalle indagini è emerso anche che in molti casi non c’è stata l’attività di formazione prevista dal programma, requisito indispensabile per erogare i contributi che doveva essere verificato da un referente del Comune. Compito che, stante alle risultanze delle indagini, non sarebbe stato sempre fatto.
L’illecito è stato determinato proprio dal mancato controllo da parte dei Comuni che avrebbe permesso l’assegnazione del contributo anche a chi non ne aveva diritto.