È tra i più apprezzati artisti animatori del mondo, in mostra alcuni dei suoi lavori più famosi Vernissage d’inaugurazione sabato 2 dicembre, con il patrocinio della Lucana Film Commission.
Donato Sansone, conosciuto online come Milkyeyes – letteralmente, “occhi lattiginosi” – è uno degli artisti animatori più stimati in Italia, in Europa e nel mondo. Il Festival Città delle 100 Scale gli dedica una retrospettiva: dal 2 al 12 dicembre, presso lo Spazio K in largo D’Errico a Potenza, saranno in proiezione alcuni dei suoi lavori più famosi e premiati. L’iniziativa ha il patrocinio della Lucana Film Commission. La retrospettiva MILKYEYES VIDEOZONE. I VIDEOGIOCHI DI DONATO SANSONE sarà inaugurata con un evento pubblico e la presentazione del critico Andrea Martignoni sabato 2 dicembre alle 17.30 presso lo Spazio K in Largo D’Errico a Potenza. Le sue produzioni includono videoclip, cortometraggi, spot televisivi. I suoi video sono stati selezionati da festival cinematografici di tutto il mondo (Annecy International Animated Film Festival, Anima mundi festival Brasil, International Animation Festival Hiroshima, solo per citarne alcuni) e messi in rilievo dai più popolari blog internazionali ottenendo milioni di visualizzazioni. La Cinémathèque québécoise ha proiettato Videogioco tra i cinquanta corti che hanno cambiato la storia dell’animazione. Nel 2013 Canal+ L’Oeil de Links ha realizzato un reportage sul suo lavoro. Nel 2014 Grotesque Photobooth è stato scelto da Saatchi & Saatchi per lo showcase dedicato ai nuovi registi al Festival internazionale della creatività di Cannes. Nel 2015 Sky Arte gli dedica un documentario: Milkyeyes. Lo sguardo di Donato Sansone. Nel novembre dello stesso anno realizza il cortometraggio Journal animè prodotto dal Canal+ per la collezione Dessine toujours. Il film ha ottenuto la nomination all’Oscar per l’animazione nel 2016 ed è tra i finalisti per il premio César in Francia nel 2017.
In mostra:
Videogioco, 2009
Topo glassato al cioccolato, 2012
Portrait, 2014
Di domenica, Subsonica, 2014
Mix Up, catalogo 2002 — 2016
Journal animè, 2015
Robhot, 2017
CHI È DONATO SANSONE
Originario di Bella, un paese della Basilicata, Donato Sansone, 43 anni, si è trasferito a Torino anni fa per studiare le tecniche di animazione a Chieri, e da allora la città subalpina è diventata l’altra metà della sua vita: qui ha iniziato a usare, oltre alle matite, anche il computer come strumento di sperimentazione dei più diversi espedienti visivi. L’uso di diverse tecniche di Animazione, un segno ancora “primitivo” mescolato all’uso più sofisticato del digitale, gli permettono di creare mondi plurimi e metamorfici, passaggi di universi infiniti con mutazioni continue in cui affiorano immagini a metà tra il reale e il surreale, l’infanzia e il mostruoso, l’ironia e l’horror. Figure dalla geometria complessa si materializzano per poi immediatamente dissolversi tra giochi erotici di fragile poesia e dolorosa crudeltà, di oggetti e cose che si mimetizzano con il paesaggio circostante, di corpi geometricamente scomposti che mostrano una interiorità viscerale, di volti che si disfano o si deformano o ridotti a un loro organo a segnare una impossibile composizione unitaria del proprio sentire. «Eros, disincanto e giocosa crudeltà si sposano con una vena poetica che si insinua talvolta nelle storie, accompagnate da un uso parossistico, comico o straniante di rumori, suoni e musica».