Sabato 18 novembre 2023 – Carmine Vaccaro, segretario Uil Pensionati, e il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, esprimono preoccupazione per la difficile situazione che la Caritas diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsiconuovo denuncia nel rapporto sulla povertà.
CARMINE VACCARO, SEGRETARIO UIL PENSIONATI
“La Basilicata non è una regione per anziani seppure l’inverno demografico qui da noi, sia molto più accentuato che altrove. Ma non è neanche una regione per giovani visto l’esodo delle nuove generazioni (in dieci anni secondo l’Istat oltre 47mila lucani tra i 18 e i 34 anni hanno fatto le valigie).
Al contrario di quanto propagandato sulle tv nazionali dall’ufficio stampa della Regione guidata dal presidente Bardi, con uno spot 8 pagato da noi contribuenti) che invita a ‘scegliere la Basilicata per il gas gratis’.
La povertà e la solitudine delle persone fragili ma anche delle giovani coppie in terra lucana, sono un dato di fatto sul quale chi ci governa farebbe bene a tenerne conto. Siamo di fronte ad una crisi sociale senza precedenti.
Altro che ‘rivoluzione lucana’ come suggerisce lo speaker della réclame andata in onda su La 7”.
“Sempre più over 65 lucani si trovano in difficoltà – dichiara Vaccaro – a causa della mancanza di reti sociali che possano supportarli sia dal punto di vista economico che fisico.
E’ una fotografia agghiacciante quella scattata dalla Caritas che evidenzia come rispetto all’anno precedente, aumenti di quasi cinque punti percentuali il numero delle persone in carico con un’età dai 65 anni in poi: dal 13,3% del 2021 al 18,1% del 2022. Tra queste il 28,3% vive sola. Senza contare il dato generale: le persone sostenute dalla Caritas sono state 3505, mille in più rispetto all’anno precedente.
Ma non ci sono soltanto gli anziani a vivere una condizione di disagio. Troppi anche i giovani in stato di indigenza. La maggior parte delle persone incontrate nei Centri di Ascolto infatti, ha un’età compresa tra i 45 e 54 anni (26,9%) e le situazioni di maggiore vulnerabilità riguardano le famiglie con figli (69,7%); tra queste oltre il 40% ha figli minori”.
Davanti a questi numeri incontrovertibili – prosegue il segretario della UilP – posso esprimere da un lato un grande ringraziamento per il lavoro svolto quotidianamente dai volontari della Caritas che operano per dare una mano concreta alle persone in gravi difficoltà. Un supporto vero, genuino e operativo che va a colmare le voragini di totale disattenzione provocate dai nostri governanti. E qui l’altro sentimento, rabbia.
Mancano i sussidi, si cancellano misure come il reddito minimo senza che al contempo venga garantito un reimpiego, come il caso della platea ex Rmi ed ex Tis.
Tra questi lavoratori – Ricorda Vaccaro – ci sono molte persone che si avviano verso l’età anagrafica pensionabile ma di fatto senza nessuna prospettiva previdenziale.
Si tagliano i fondi alla sanità, con ospedali depauperati, medici in fuga e lista d’attesa infinite. E ancora la battaglia sull’assistenza domiciliare, quella sul regolamento delle Rsa ancora inattuato, un Piano sanitario spacciato come cosa fatta ma mai realizzato.
Senza contare che sindacati e parti sociali in questi cinque anni, sono stati letteralmente messi all’angolo. Sono alcune delle cause alla base di una struttura sociale lucana sempre più povera e indifesa”.
“Dulcis in fundo – denuncia Vaccaro – il bonus gas a tutti (così dicono ma in realtà sono molti gli esclusi) senza guardare al reddito.
Sarebbe bastato erogare il beneficio sbandierato con spot pagati con i soldi dei contribuenti lucani, tenendo conto dell’Isee ed investire il resto del tesoretto rinveniente dalle compensazioni ambientali del petrolio, nella sanità o nell’assistenza alle fragilità.
E invece si è voluto sostenere le bollette anche di quanti hanno redditi superiori ai 50mila euro e oltre.
In questi cinque anni di governo Bardi – conclude Vaccaro – abbiamo capito una cosa: la propaganda è la sola lingua che il presidente e i suoi suggeritori riescono a parlare alla gente di questa terra, stanca di essere presa in giro”.
VINCENZO ESPOSITO, SEGRETARIO GENERALE CGIL POTENZA
“I dati sulla povertà che emergono dal rapporto della Caritas di Potenza sono allarmanti e confermano le nostre preoccupazioni sulla condizione dei lavoratori e delle lavoratrici che, come più volte denunciato dal sindacato, nonostante un’occupazione non riescono ad arrivare a fine mese.
Preoccupante anche l’accesso degli anziani, sempre più soli e con pensioni minime. È evidente che servono delle misure di sostegno imminenti affinché questa crescita esponenziale delle povertà nella nostra regione non diventi incontrollabile provocando forti tensioni sociali”. Lo afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.
“Da un lato – prosegue Esposito – occorre un cambio di passo da parte del governo nazionale, che è alla base dello sciopero indetto da Cgil e Uil e che ci vedrà scendere in piazza a Potenza davanti alla Regione Basilicata il prossimo 1 dicembre.
Bisogna intervenire sulle pensioni, sul lavoro, annullando la precarietà e non aumentandola come sta facendo il governo Meloni; occorre riformare il fisco tassando i più ricchi e lottando contro l’evasione fiscale; bisogna attivare politiche di welfare portando avanti gli impegni assunti sulla non autosufficienza e investire nella sanità pubblica: non è accettabile, come attesta il rapporto Caritas, che vi siano persone costrette a scegliere se fare la spesa o comprare farmaci e curarsi.
Allo stesso tempo – conclude Esposito – c’è una grande responsabilità del governo regionale, che non ha saputo far fronte alla grave crisi economica e sociale che ha colpito la nostra regione e che si è accentuata per effetto della pandemia e delle guerre in corso.
È evidente che la politica del bonus è del tutto fallimentare se non accompagnata da interventi strutturali come l’istituzione di un fondo di integrazione salariale a sostegno delle fasce deboli, dei pensionati e delle famiglie in difficoltà.
Invece di distribuire gas gratis a tutti indistintamente, senza tenere conto delle fasce di reddito, si potrebbe utilizzare parte delle royalties e del Fondo sociale per dare sostegno al reddito e costruire un nuovo welfare, per ridare speranza e futuro ai nostri giovani”.