Sabato 26 febbraio 2022 – Si sono ritrovati tutti in piazza stamane a Potenza per condannare l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin.
Unanime condanna ad una guerra incomprensibile che sta mietendo già tante vittime, con migliaia di cittadini ucraini costretti a rifugiarsi nelle metropolitane o ad abbandonare il proprio paese per sfuggire alla morte.
In altra parte del giornale abbiamo dato conto nei giorni scorsi di prese di posizione.
Condanna della guerra anche da parte della Presidente del Crpo, Margherita Perretti.
“Come Commissione Regionale Pari Opportunità di Basilicata – scrine in una nota – esprimiamo ferma condanna all’azione di guerra intrapresa dalla Russia contro l’Ucraina, con l’invasione ed i bombardamenti del suo territorio in spregio ad ogni regola del diritto internazionale. Condanniamo la minaccia alla sicurezza e alla pace delle democrazie europee, con l’avvio di un conflitto che ha già iniziato a causare lo spostamento oltre i confini di migliaia di civili, tra cui molte donne e bambini, trasformati in profughi.
Chiediamo alle Istituzioni della Basilicata di esporre la bandiera della pace per manifestare solidarietà al popolo ucraino e condannare in modo netto questo nuovo, assurdo conflitto.
Come CRPO saremo presenti sabato mattina in piazza a Potenza e Matera per dire no alla guerra ed esprimere tutta la nostra vicinanza alle tante donne ucraine che, per motivi di lavoro, vivono in Italia e in Basilicata, ed hanno lasciato la famiglia nel loro Paese di origine”.
“La città di Potenza si mobilita per l’Ucraina, presidio contro la guerra e per la pace L’UNICEF Basilicata ha accettato l’invito di “scendere in piazza per ribadire la ferma contrarietà a ogni guerra. Uniamoci – afferma la presidente regionale Angela Granata – perché sia chiaro e forte il messaggio dei Movimenti della società civile e dei cittadini al Governo italiano e alle Istituzioni europee di perseguire le vie del dialogo e della pace”.
La guerra è scoppiata da due giorni e ha già sconvolto la vita a 7 milioni e mezzo di bambini e bambine che si porteranno per sempre, dentro, i segni di questa guerra assurda.
L’UNICEF conferma vicinanza e aiuti concreti con una raccolta fondi mirata.
Sulla manifestazione segue aggiornamento.