La grandine è una precipitazione atmosferica particolare composta da pezzi di ghiaccio detti comunemente chicchi di forma prevalentemente sferica che cadono da nubi imponenti quali i cumulonemembi.
Il grelimetro è lo strumento che permette lo studio e la classificazione dei vari tipi di grandine. Il chicco più grande di cui si abbia notizia finora è caduto nel Bangladesh il 14 aprile 1986 e pesava ben 1,02 kg!
Il meccanismo di formazione della grandine è per accrescimento e sfrutta le correnti ascensionali presenti all’interno dei cumulonembi (nubi che danno origine ai temporali). Se tali correnti sono abbastanza forti accade che un primo granellino di ghiaccio venga trasportato in alto e in basso all’interno della nube raccogliendo nuove goccioline d’acqua, fondendo e ricondensandosi e soprattutto aumentando di volume.
Quando il peso del granello è maggiore della spinta delle correnti che lo hanno sostenuto precipita al suolo e a volte causa ingenti danni alle colture e alle cose.
Contrariamente a quanto si possa pensare la grandine può cadere più facilmente in estate che in inverno proprio perchè spesso le conseguenze dell’afa possono portare alla formazione di nubi temporalesche molto imponenti e caratterizzate da forti correnti ascensionali.
I chicchi di grandine che cadono ad alte temperature sono trasparenti, perché privi di bolle d’aria, quelli che cadono a temperature più basse sono bianchi perché contengono molte bolle d’aria.
Durante e dopo una grandinata la temperatura si abbassa (anche di dieci gradi in mezz’ora), perché il ghiaccio solido per trasformarsi in acqua liquida sottrae calore all’ambiente, con la possibilità a volte di generare alcune trombe d’aria.