“La contaminazione da idrocarburi delle acque dell’area limitrofa al pozzo petrolifero di Monte Foj è agghiacciante. È ancor di più lo è il fatto che nessuno sia intervenuto a dare una risposta, nonostante le ripetute segnalazioni dei cittadini”.
E quanto sostiene l’eurodeputato e portavoce M5S Piernicola Pedicini.
“Il pozzo – afferma – era stato abbandonato per un incidente di cui nessuno mai ha chiarito esaustivamente le cause e questo episodio può replicarsi in molti altri casi. Di trivellazioni selvagge, eseguite male e per giunta non monitorate neppure nelle fasi successive, la storia di questo paese è piena. I tanti danni dovuti alla ricerca di petrolio in Basilicata continuano a emergere e i dati di questi giorni ci dimostrano
che ancora molto c’è da scoprire.
Il presidente della Regione, Vito Bardi, – ribadisce Pedicini – adesso deve affrontare senza indugi questo problema oramai decennale. Le notizie di questi giorni devono portare a un ripensamento sul progetto Tempa Rossa.
La Basilicata non può essere condannata all’ennesimo atto di
sciacallaggio ai danni dell’ambiente e della salute dei cittadini”.