Una vita appena nata, per una vita che nascerà in Africa. È stato questo il tema affrontato nell’incontro svoltosi oggi, mercoledì 27 giugno, presso l’Azianda ospedaliera “San Carlo”, durante il quale è stato presentato il progetto “Una vita per una vita”, promosso da Medici con l’Africa Cuamm e il Dipartimento della Donna e del Bambino del San Carlo.
La vita di un bambino è ovunque un grande dono che porta gioia e luce nell’esistenza di chi gli sta accanto. Eppure pochissimi sanno cosa significa nascere in Africa Sub Sahariana dove esiste una sola ostetrica ogni 20.000 abitanti e dove 265.000 mamme muoiono ogni anno durante il parto. La maternità, vista dal nostro Paese, ci porta troppo spesso a dare per scontata l’assistenza ospedaliera che viene garantita alle future mamme. L’iniziativa “Una vita per una vita” mira proprio a coinvolgere il maggior numero possibile di reparti di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali italiani, per promuovere il diritto alla salute materno-infantile e sostenere il progetto “Prima le mamme e i bambini”. Il titolo dell’iniziativa deriva dall’idea che una mamma che ha appena dato alla luce una nuova vita può garantire a un’altra donna africana la stessa possibilità, attraverso un piccolo contributo. Una vita appena nata, per una vita che nascerà, in Africa.
Per maggiori informazioni sul progetto: http://www.mediciconlafrica.org/blog/la-nostra-voce/news/una-vita-per-una-vita-nel-momento-piu-bello-un-aiuto-allafrica/
Il video di Medici con l’Africa Cuamm
“Sono venuto qui a prendere una boccata d’ossigeno – ha detto il sindaco di Potenza, Dario De Luca – viviamo oggi in contesto fatto di incapacità e corruzione nel quale il nostro Paese si sta perdendo. Vedere persone che si occupano così bene di chi soffre, mi fa respirare un’aria positiva”.
“Quando si vedono situazioni come queste – ha detto Rocco Maglietta, direttore generale dell’Azienda ospedaliera – ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati a vivere in questa parte di mondo. Tutto quello che possiamo fare – ha concluso – è cercare di aiutare queste persone attraverso questo progetto che, per quanto mi riguarda, cercherò di diffondere il più possibile all’interno della nostra rete”.
“Il San Carlo è il primo ospedale del Sud Italia a fare questa convenzione con il Cuamm – ha spiegato la dottoressa Camilla Gizzi, direttore del reparto di Neonatologia e UTIN – Il progetto ha una finalità nobile nei confronti delle donne africane che si trovano a dover partorire in condizioni di assoluto pericolo di vita per loro stesse e per il neonato”.