E’ inutile nascondercelo: le inchieste che hanno coinvolto nel passato l’Arpab ne hanno minato la credibilità. Non tanto per la indiscussa serietà con la quale viene svolto il lavoro dai dipendenti, quanto per il modo con il quale spesso sono stati resi pubblici i risultati delle verifiche effettuate.
In un clima “arroventato” da quanto sta accadendo il Val D’Agri (sversamento di idroaacrburi nel terreno, diversa colorazione delle acque dell’invaso del Pertusillo), l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata è nuovamente al centro di polemiche.
Ad innescarle l’eurparlamentare del M5S, Piernicola Pedicini.
“I motivi che ci spingono a non fidarci dell’Arpab, che è gestita da manager nominati dal governo Pittella – afferma Pedicini – scaturiscono dal fatto che la struttura è sott’inchiesta da anni per varie vicende giudiziarie che riguardano proprio i controlli che dovrebbe garantire nelle aree a rischio, come la Val d’Agri, dove ci sono gli impianti petroliferi dell’Eni, e il Vulture-Melfese, dove opera il termodistruttore ex Fenice”.
“Per queste ragioni – conclude Pedicini – condivido la richiesta che hanno fatto i gruppi consiliari regionali del Movimento 5 Stelle di Puglia e Basilicata, di avviare azioni congiunte sulle rispettive istituzioni regionali al fine di chiarire la situazione del Pertusillo in tempi brevissimi. L’Arpab è disponibile – chiede Pedicini – ad effettuare analisi simultanee e separate dello stesso campione delle acque del Pertusillo, insieme all’Università di Basilicata e ad un laboratorio individuato dal M5S Europa ed a rendere pubblici i risultati in una conferenza stampa a Bruxelles?“.
A stretto giro di posta la risposta del direttore generale dell’Arpab, Edmondo Iannicelli.
“On. le Pedicini,
al suo posto mi preoccuperei di spendere le mie energie alla ricerca della verità anziché diffamare onesti lavoratori, che si caricano di una straordinaria mole di lavoro in un momento in cui le difficoltà sono a tutti note.
Dileggiare l’Arpab – afferma Iannicelli – pare sia diventata pratica consueta e quotidiana ma non cada anche lei in errore.
Sarei ben lieto di informarla, qualora lo volesse, – conclude – sulla attività della nostra Agenzia e sui progetti messi in campo, faticosamente, da questa Direzione”.