La vicenda nasce in seguito alla sospensione di un dipendente della ditta Trotta – accusato di interruzione di pubblico di servizio – che si sarebbe rifiutato di iniziare la corsa a bordo di un autobus che, a suo parere, presentava guasti di tipo meccanico. In seguito al provvedimento sono insorte le sigle sindacali che hanno definito “ingiustificata” la sospensione e hanno chiesto un incontro con l’amministratore legale dell’azienda, Mauro Trotta, che ha invece risposto con una nota nella quale dichiarava che Ugl e Cisl “continuano a strumentalizzare i loro iscritti e a mistificare la realtà”. Secondo Trotta, infatti, il lavoratore “già alle 7 del mattino, prima ancora di salire sull’autobus, sarebbe andato da uno dei meccanici dicendogli che il mezzo non era in regola con i documenti amministrativi”.
Quindi nessun cenno a problemi meccanici come raccontato dai sindacati. “Subito dopo – continua Trotta – l’autista è salito sull’autobus ed ha effettuato il servizio tornando in deposito. Alle ore 13.30, quando il dipendente avrebbe dovuto riprendere il turno con lo stesso mezzo, si è rifiutato dicendo che lo sterzo e il sedile non funzionavano – ha aggiunto Trotta – lo stesso autobus che il giorno prima era stato utilizzato da un altro autista che non aveva riscontrato alcuna anomalia”.
Sul caso sono intervenute le Segreterie Regionali della Fit-Cisl, Uilt-Uilt e UGLTRASPORTI, che si dicono “allibite dalle dichiarazioni fatte tramite mezzo stampa dal Direttore dell’esercizio Mauro Trotta”.
“Crediamo – dichiarano i segretari Regionali Costa, Carone e Giorgi – che per onore del vero vada fatta un po’ di chiarezza sulla questione Trotta Bus, ed in particolare sulle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore dell’azienda, se non per il fatto di affermare, che quelle lette sulla stampa, siano notevolmente diverse dalle realtà aziendali e di questo ne abbiamo le prove. È il caso di ricordare all’amministratore delegato della Società, che al contrario di quanto egli ha rappresentato sugli organi di stampa, il lavoratore INGIUSTAMENTE SOSPESO ha effettuato la corsa delle ore 7.00 come previsto dal turno di lavoro, e solo al rientro in deposito ha segnalato sul foglio di marcia i deficit gravissimi del mezzo, del quale riteniamo opportuno segnalare che è un autobus di marca Mercedes con un chilometraggio superiore a 900.000 km, ed immatricolato il 17/07/2004, messo in servizio dalla ditta Trotta”.
“Ad aggravare l’episodio richiamato strumentalmente nella giornata di sabato sulla stampa locale – aggiungono i sindacalisti – c’è il mancato rispetto del R.D. 148/31 che disciplina le procedure da attuare in questi casi, ma il gestore applica le leggi del Paese in base all’appartenenza Sindacale violando un ulteriore una norma evidentemente sconosciuta, vale a dire l’Art.28 della legge 300/70. A riguardo, siamo sicuri che la Questura di Potenza che ha acquisito la denuncia del lavoratore farà piena chiarezza su questa sgradevole storia, che non aveva mai interessato lavoratori dei trasporti in Basilicata”.
Costa, Carone e Giorgi precisano che “nessuna mistificazione è stata mai messa in atto dalle sigle sindacali che rappresentano, che cercano solo di fare applicare le regole Regionali e Nazionali che da anni regolamentano il settore, ma che evidentemente risultano sconosciute a questa Azienda”.
“Inoltre – dichiarano i tre sindacalisti – siamo in possesso delle note fatte alla Società di Enti terzi che svolgono compiti ispettivi sul territorio, e che dichiarano di avere addirittura segnalato alla procura della repubblica di Potenza per la violazione all’D.lgs. 81/08 riguardanti gravi inefficienze messe in atto dalla Società Trotta, altro che bagni e androni”.
“In ultimo – dichiarano Costa, Carone e Giorgi – vogliamo trasmettere per l’ennesima volta a questa Società, che le dichiarazioni non rispondenti alla realtà dei fatti, tendono a ledere il lavoro delle parti sociali che fino ad oggi non hanno attuato nessuna forma di ostruzionismo nei confronti della medesima, forse l’amministratore delegato confonde i richiami e gli scioperi attuati dalle scriventi Segreterie circa il mancato rispetto del Capitolato Speciale di Appalto sottoscritto, al Contratto di servizio pubblico derivante, dei riferimenti alle leggi Nazionali e Regionali del settore, al CCNL degli Autoferrotranvieri, agli accordi di II livello finanziati da Regione Basilicata, a quelli aziendali sottoscritti in regime di vigenza contrattuale con le mistificazioni ???, certo è che questo è un problema aziendale di individuazione del significato degli aggettivi e non di certo delle scriventi Segreterie. A conferma della mancanza dei requisiti per lo svolgimento della professione del trasporto di persone, come previsto dal D. Lgs. 84/98 c’è un episodio accaduto il giorno 19.09.2016 e riguardante la palese violazione da parte dell’azienda alla legge 146/90 che regola lo sciopero nel settore”.