Finalizzata a formulare in modo insolito e, di certo, significativo sul piano valoriale auguri di pace e di solidarietà alle famiglie e all’intera comunità cittadina in occasione delle festività natalizie, l’iniziativa intende ricostruire quanto accadde la notte di Natale del 1914 sul fronte occidentale, al confine franco-belga, nelle trincee delle Fiandre, a sud della città di Ypres, in Belgio. Evento questo poco noto della Prima Guerra Mondiale, solo di recente riportato alla memoria storiografica. Alunni e docenti, infatti, attendendo alla ricerca e allo studio di documenti, hanno ricostruito i fatti del Natale del 1914, focalizzando gli aspetti essenziali della tregua che ci fu in quella circostanza.
La rievocazione storica è parte del più ampio Progetto CONTINUITA’, sviluppato nel corrente anno scolastico, dedicato al centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, dal significativo titolo Dalla Grande Guerra … ad un nuovo futuro di pace, che coinvolge le classi ponte ovvero le classi terminali della Scuola Primaria San G. Bosco e Francioso e le classi iniziali della Scuola Secondaria I grado ad I.M. La Vista. Prosegue, infatti, la ricerca dell’Istituto Comprensivo sulla continuità educativo-didattica in verticale, dimensione a cui si è cominciato a prestare specifica cura nei precedenti anni scolastici, attraverso laboratori di ricerca disciplinare integrati per alunni di età diverse progettati, coordinati, condotti in sinergia da docenti dei diversi gradi scolastici, quest’anno centrati su un tema ben preciso ovvero la memoria di un forte e diffuso evento distruttivo quale la Prima Guerra Mondiale, in riferimento ai diversi aspetti culturali e di costume che lo hanno qualificato, e il rifiuto incondizionato, senza “se” e senza “ma”, del conflitto, quale modalità di relazione fra gli uomini.
La rievocazione storica persegue il prioritario scopo di riportare in vita quanto accaduto, operando così un’efficace azione di promozione della conoscenza storica. Per meglio conseguire i suoi importanti scopi informativi, non disgiunti dal proposito di augurare tanta pace a tutti in occasione della Natività, l’evento seguirà un preciso sviluppo attraverso quadri di focalizzazione così articolati: la ricostruzione storica vera e propria; la temporizzazione socioculturale; il successivo recupero della memoria; la conseguente proiezione verso il futuro.
Nella certezza che ognuno saprà cogliere la profondità dell’idea educativa perseguita e soprattutto dell’attesa didattica di ragionare e parlare di pace a e con bambini e ragazzi attraverso le brutture della guerra, di ogni guerra, di quelle del passato e di quelle del presente, alunni e docenti intendono formulare a tutti l’invito ad essere costruttori di pace e di bene comune, sempre e ovunque.